Cessione del Quinto della pensione Inps

Le forme di finanziamento e i prestiti personali corrono in aiuto di tutte quelle persone che sono alla ricerca di liquidità monetaria per fare fronte alle spese quotidiane o all'acquisto di auto o per i pagamenti dei mutui o più semplicemente per una normale gestione economica familiare. 

I pensionati sia pubblici sia privati hanno la facoltà di avere prestiti tramite la Cessione del Quinto INPS fino ad 1/5 della pensione e per periodi non oltre a 10 anni.

Banche e le varie finanziarie convenzionate INPS applicheranno tassi non superiori all'8,45% per i prestiti sotto i 5000 e 7,55% sopra a questo importo.

Banche e Finanziarie pubblicizzano numerose offerte per la cessione del quinto della pensione. La cessione del quinto INPS è un prestito che puo' essere applicato a quasi tutte le pensioni.

Tutti i pensionati inps possono ottenere un prestito per mezzo della cessione del quinto della pensione INPS. Da qualche anno il sistema creditizio italiano permette ai pensionati di accedere a soluzioni finanziarie specifiche per questa categoria. Con un prestito per pensionati puoi ottenere importi piccoli e grandi anche se sei protestato, un cattivo pagatore o hai già in corso altri finanziamenti.

Bisogna possedere solo pochi requisiti: la pensione mensile al netto della quota applicata per il prestito non dovrà essere inferiore a € 443,12.

Per ciò che concerne l'età anagrafica per i pensionati INPS, il limite è fino a 90 anni.

Sono assumibili pensioni di anzianità, vecchiaia, invalidità da più di 6 anni, reversibilità e inabilità. Sono escluse assegno sociale, invalidità civile e invalidità per un periodo inferiore a sei anni. Infine, non vi è nessuna necessità di una motivazione del prestito. Il legislatore ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. Per offrire la massima tutela ai pensionati, l'INPS ha definito tutte le modalità e le condizioni necessarie per concedere tali prestiti.

La Cessione del Quinto Inps

È un prestito che il pensionato può ottenere da un istituto di credito e rimborsare attraverso un addebito automatico che l'Inps effettua sulla sua pensione. Il prelievo non può superare un quinto dell'importo mensile della pensione.

Come funziona

Il pensionato deve richiedere il prestito alla Banca o all'Intermediario Finanziario. L'INPS provvede poi a versare la quota stabilita trattenendola direttamente dalla pensione. La durata del contratto di prestito non può superare i dieci anni.

Esclusioni

Il prestito si può chiedere con tutte le pensioni, ad eccezione di:

  • pensioni e assegni sociali;
  • invalidità civili;
  • assegni mensili per l'assistenza ai pensionati per inabilità;
  • assegni di sostegno al reddito;
  • pensioni del personale bancario;
  • assegni al nucleo familiare.

Cosa deve fare il pensionato

Per ottenere un prestito con cessione del quinto, il pensionato deve richiedere ad un ufficio INPS (o direttamente all'ente finanziario convenzionato con l'Istituto) la comunicazione di cedibilità: un documento in cui viene indicato l'importo massimo della rata del prestito. La stessa comunicazione va esibita anche alla banca o alla società finanziaria per stipulare il contratto di prestito.

Come si calcola la rata

Poiché il pensionato può cedere fino ad un quinto della propria pensione, la rata dipende dall'importo della pensione stessa. L'importo cedibile è calcolato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, e in modo da non intaccare l'importo della pensione minima (480,53 euro per il 2012). Per questo motivo i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione.

L’articolo 13 bis, comma 1, della Legge 14 maggio 2005, n. 80 di conversione del Decreto Legge 14 marzo 2005, n. 35, estende ai pensionati pubblici e privati la possibilità di contrarre prestiti, con banche e intermediari finanziari, da estinguersi con cessione di quote di pensione fino al quinto dell’importo della stessa.

Possono essere cedute le pensioni le pensioni e agli assegni di invalidità e le pensioni di vecchiaia erogate dall’INPS nonché gli altri trattamenti pensionistici corrisposti dallo Stato o da singoli Enti espressamente previsti nella nuova normativa.

Il comma 2, dello stesso art.13 bis ha stabilito che le disposizioni attuative della noma devono essere emanate con apposito con decreto del Ministero dell’Economia e della Finanze, sentite le organizzazioni di categoria degli operatori professionali interessati.

Pertanto, le eventuali richieste che pervengo alle sedi INPS sono tenute in apposita evidenza (msg. 26722 del 21.7.2005) senza effettuare alcuna trattenuta sulla pensione a titolo di accantonamento, in attesa dell’adozione del predetto decreto (msg. 32169 del 22.9.2005).

Le disposizioni attuative della normativa in materia di cessione del quinto sono contenute nel Decreto Ministeriale, n.313 del 27 dicembre 2006, entrato in vigore a partire dal 23 febbraio 2007.

L'Istituto, nel riservasi di emanare un apposito regolamento che definisca compiutamente la disciplina delle cessioni, ha contemporanemante emanato disposizioni affinchè, stante il lungo lasso di tempo intercorso dalla notifica per alcuni contratti, le sedi procedano ad alcune verifiche prelimiari che, tra l'altro, prevedono l'invio al pensionato di:

  • un'apposta comunicazione in merito alla cedibilità della prestazione e all'importo cedibile;
  • una richiesta di eventuale disconoscimento del consenso alla cessione del quinto a suo tempo sottoscritto con la finanziaria di riferimento.

La comunicazione inviata al pensionato precisa se:

  • la quota di pensione cedibile è compatibile con la rata del piano di ammortamento;
  • la quota di pensione cedibile è inferiore alla rata del piano di ammortamento;
  • la quota di pensione è incedibile (msg. 9086 del 7.4.2007).

L'eventuale disconoscimento della cessione del quinto deve essere effettuato entro 30 giorni dalla data di ricezione della comunicazione.