Prestiti a cattivi pagatori
La crisi dell'economia ha creato enormi disagi ai lavoratori che spesso si sono trovati in cassa integrazione o addirittura senza più un lavoro. In questi casi richiedere un finanziamento per risolvere le incombenze economiche è una scelta obbligata.
In questa guida analizzeremo alcune possibilità per accedere al credito anche se si è protestati o pignorati. In particolare, per tutti coloro non sono dipendenti con busta paga, approfondiremo la possibilità di ottenere un prestito per un cattivo pagatore senza cessione del quinto.
La situazione di difficoltà economica può poi portare all'irregolarità nel pagamento delle rate di un finanziamento con la conseguenza di essere indicati nella categoria dei cattivi pagatori, se poi non si può neppure dimostrare il proprio reddito, allora le difficoltà nella richiesta di un prestito diventano quasi insormontabili.
Può anche accadere di accumulare debiti con l'erario per non aver correttamente pagato le imposte. In questo caso si riceve la cartella di pagamento da Equitalia e si incorre nel pagamento di interessi e sanzioni. In caso di debiti con il Fisco italiano, invece di ricorrere ad un finanziamento, può essere di aiuto provvedere alla rateizzazione di Equitalia.
Prestiti personali cattivi pagatori
Come ottenere un prestito anche se si è protestati o classificati cattivi pagatori?
È bene specificare che oggi, con l'attuale condizione economica, in Italia è più comune di quello che si pensi essere considerati cattivi pagatori. Per capirci, basta che un paio di RID della rata del mutuo saltino per essere subito segnalati, questo anche se la situazione viene sanata subito e riportata alla normalità con il regolare versamento delle rate.
Quindi anche in situazioni comuni come questa, parte dall'istituto di credito una segnalazione al CRIF. In queste condizioni non è certo semplice ottenere un prestito, ma ovviamente non impossibile, vediamo cosa possiamo fare.
I cattivi pagatori sono quei soggetti che vengono segnalati al CRIF per ritardi nei pagamenti delle rate del prestito. Se si tratta del primo ritardo, la segnalazione partirà solo in caso di mancato pagamento per due mesi consecutivi. In questo periodo, il CRIF provvederà ad inviare al cattivo pagatore una comunicazione in cui spiegherà come e quando la segnalazione verrà resa pubblica sul SIC se la rata non verrà pagata al più presto.
Segnalazione alla CRIF
Qualora richiediamo un finanziamento e poi ci pentiamo di averlo fatto entro 30 giorni dalla richiesta possiamo adire la CRIF inviando una richiesta di cancellazione.
Qualora invece non abbiamo pagato due rate o due mensilità di rimborso del prestito si può presentare istanza di cancellazione alla CRIF decorsi 12 mesi dalla regolarizzazione del pagamento. Quando si è pagato in ritardo più di due rate o due mensilità di rimborso, si può presentare domanda di cancellazione alla CRIF decorsi 24 mesi dalla regolarizzazione del pagamento.
Quando invece non si è rimborsato il prestito anzi si è addivenuto successivamente ad un accordo transattivo, se ad esempio si aveva un prestito di 15.000 euro da dover rientrare e si è ottenuto con la banca una transazione per 8 mila euro non è possibile richiedere la cancellazione dalla CRIF prima che siano trascorsi 36 mesi dalla regolarizzazione di questo pagamento.
Quindi bisogna stare attenti quando si richiede questa cancellazione e bisogna stare molto attenti quando si ottiene un prestito a rispettare quelle che sono le scadenze delle rate o comunque ad interessarsi subito per ottenere una dilazione o una moltiplicazione delle rate o una rinegoziazione del prestito perchè altrimenti si va subito a finire nella CRIF cioè nell'elenco dei cattivi pagatori.
Le liste dei cattivi pagatori. Che cosa sono di preciso?
Per fare bene una valutazione di merito creditizio su una richiesta di finanziamento, le banche o le società finanziarie fanno un'attività che è divenuta fondamentale. Cioè quella di attingere le informazioni da sistemi di informazione creditizia detti SIC all'interno dei quali vengono depositati i comportamenti dei consumatori nelle loro relazioni di credito e soprattutto da dove si può verificare l'entità dell'esposizione del cliente stesso sul sistema di credito. Questo per scongiurare un rischio di sovraindebitamento.
Se, dunque, siete stati segnalati come cattivi pagatori e nel momento attuale vi trovate senza un reddito dimostrabile a avete la necessità di richiedere un finanziamento, la prima cosa da fare è rivolgervi presso gli istituti bancari, previa valutazione nel sito web delle condizioni e dei prodotti finanziari offerti, ottimizzando i tempi nella ricerca.
Molti istituti bancari, infatti, per tutela del loro patrimonio economico, non immettono un secondo finanziamento a coloro che hanno ricevuto solleciti o sono risultati in qualche modo insolventi.
Quando si richiede un prestito, il proprio nominativo viene verificato dalla Centrale Rischi Finanziari, e dalle altre societài di tutela del credito. E, in caso di valutazione negativa, anche solo per la semplice dimenticanza di una scadenza, è probabile che il finanziamento non venga erogato.
A questo punto cosa si può fare? Non è semplice ottenere prestiti per i cattivi pagatori, ma è sempre consigliabile dichiarare eventuali posizioni irregolari a carattere creditizio alla società presso la quale si richiede il prestito. Tenete sempre in considerazione che è loro interesse concedere credito (poichè il loro guadagno si basa sui finanziamenti erogati) per cui spesso saranno loro a consigliarvi la strada migliore per ottenere le somme necessarie.
Le soluzioni sono diverse e ci sono possibilità di ottenere un prestito personale o un'altra forma di finanziamento, nonostante si sia stato segnalato per insolvibilità o si abbiano altri finanziamenti in corso. Esistono infatti forme di prestito, come la cessione del quinto dello stipendio e la delegazione di pagamento, che per le loro caratteristiche specifiche risultano concesse con facilità anche a chi ha avuto problemi finanziari in passato.
Prestiti a cattivi pagatori senza cessione del quinto
In periodi di crisi economica come quello che stiamo attraversando, spesso si parla di protestati o di cattivi pagatori, ma come si definisce una persona protestata o cattivo pagatore? I cattivi pagatori sono coloro i quali ricevono da parte degli istituti di credito a cui si sono rivolti per un finanziamento, una segnalazione per insolvenza nel pagamento delle rate o per non aver rimborsato i crediti ricevuti.
Questo può avvenire se si è effettuato in ritardo il pagamento di un titolo di credito, di una cambiale o di un assegno bancario. Se non si sono rispettate le scadenze concordate o se si ha subito un pignoramento. Se non si sono rispettati i termini di un contratto sottoscritto con una banca o con una finanziaria perché si è dimenticato di saldare le rate di un mutuo o di qualsiasi altro prodotto finanziario.
Come è possibile allora richiedere un prestito per un cattivo pagatore senza la cessione del quinto dello stipendio?
Prestiti a segnalati in CRIF senza cessione del quinto
Molto difficilmente si riesce ad ottenere un prestito se si è protestati senza ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio. In questo specifico caso cercare prestiti senza quinto dello stipendio è complicato. Ma esistono due alternative che consentono ad un "cattivo pagatore" - o a segnalati in crif - di richiedere prestiti personali "cattivi pagatori" senza cessione del quinto. Esaminiamoli insieme:
Soluzioni: 4 finanziamenti per cattivi pagatori senza cessione del quinto
Esiste qualche altra soluzione per ottenere un prestito personale anche se si è cattivi pagatori e non si può accedere alla cessione del quinto? Ci sono soluzioni per ottenere prestiti personali anche a protestati senza cessione del quinto?
Sul mercato c'è un'ampia scelta di prestiti senza cessione del quinto, ma poche sono le banche che offrono finanziamenti a cattivi pagatori senza la cessione del quinto dello stipendio.
Queste sono le 4 opportunità principali:
Prestito delega
La prima soluzione è il prestito delega: il lavoratore può chiedere al proprio titolare un anticipo che va dal 20% al 40% dello stipendio, mentre con la cessione del quinto la richiesta si limita al 20%, appunto un quinto della retribuzione. Questo prestito, detto anche doppio quinto è molto simile alla cessione e viene solitamente affiancato ad essa. Può essere richiesto solo dai dipendenti che hanno già in corso una cessione che non possono rinnovare o il cui importo non è più sufficiente.
Fidejussione attraverso un garante
Una seconda soluzione è quella di avvalersi di un garante per mezzo di una fidejussione. In questo caso è un'altra persona che possiede i requisiti di accesso al credito che i protestati o i cattivi pagatori non hanno e che garantisce per loro attivando la fidejussione. Un garante è la migliore garanzia: permette di ottenere una somma più consistente, velocizza i tempi di verifica della pratica di finanziamento e può ottenere un miglior tasso di interesse.
Poichè il garante offre garanzie superiori nella restituzione del denaro, può ottenere dalla banca tassi di interesse inferiori rispetto a chi non può offrire nessuna garanzia.
Prestiti a cattivi pagatori senza garante
Prestito con un immobile a garanzia
Se, invece, non volete coinvolgere altre persone o proprio non riuscite a trovare un garante, una terza soluzione è quella di offrire in garanzia un bene immobile di vostra proprietà sul quale porre un'ipoteca - come per esempio una casa, un terreno, o un qualsiasi altro bene di valore uguale o superiore alla somma richiesta in prestito. In questo caso, anche trovandovi nella spiacevole posizione di cattivo pagatore o di protestato, potrete avere maggiore possibilità di ottenere un prestito anche senza un valido garante. Naturalmente la banca, in caso di insolvenza, potrebbe rifarsi sul bene offerto in garanzia e gravato di ipoteca.
Prestito cambializzato
Una ultima soluzione, a cui però bisogna porre la massima attenzione, è il prestito con cambiali: il prestito cambializzato è un finanziamento che viene restituito, sia nel breve che nel lungo periodo, attraverso la sottoscrizioni delle cambiali. Tale soluzione consente ai cattivi pagatori di richiedere ulteriori prestiti senza problemi anche se non si dispone di busta paga. La durata del prestito cambializzato varia solitamente da 36 a 120 mesi e comunque è sempre possibile decidere al momento della richiesta. Le cambiali hanno tasso d'interesse fisso e importi costanti.
Approfondiamo i prestiti cambializzati a cattivi pagatori
Questa tipologia di prestito per un cattivo pagatore (senza cessione del quinto) è molto difficile da trovare, infatti sono molto poche le società che offrono prestiti tramite cambiali. Si tratta, come già evidenziato, di ottenere un nuovo prestito dietro la firma di cambiali a garanzia. Questa tipologia di finanziamento è molto rischiosa per il debitore e deve essere considerata veramente come una ultima possibilità. La cambiale, come si sa bene, è un titolo esecutivo. Per approfondire e per evitari i rischi di quest'opzione è possibile leggere la nostra breve guida al prestito con cambiali.
Prestiti a cattivi pagatori senza busta paga
I prestiti a cattivi pagatori senza busta paga fanno parte della categoria dei prestiti personali cattivi pagatori senza cessione del quinto, poichè ovviamente senza una busta paga non è possibile attivare una cessione del quinto dello stipendio. Cosa fare allora?
Certamente sarà necessario rivolgersi ad un garante che possa sostenere il vostro finanziamento oppure bisognerà offrire un immobile a garanzia dell'impegno con la banca.
Escluse questa, purtroppo non ci sono molte altre soluzioni e - come per i prestiti a cattivi pagatori senza cessione del quinto - l'ultima spiaggia è quella di rivolgersi a soluzioni non sempre favorevoli. Esistono, ma sono molto difficili da trovare e rischiosi i prestiti cambializzati cattivi pagatori senza busta paga, per ulteriori informazioni, con tutte le accortezze del caso, si può consultare questa guida al prestito cambializzato.
Prestiti a cattivi pagatori lavoratori autonomi
Gli autonomi sono lavoratori che non percepiscono una busta paga e che, quando richiedono un prestito, non possono dare garanzia di reddito fisso agli istituti di credito. Però alcune società finanziarie offrono ugualmente fianziamenti a lavoratori autonomi anche se cattivi pagatori o segnalati in CRIF, cioè a chi non è riuscito a restituire gli importi presi in prestito a causa di difficolta finanziarie e mancanza di liquidità. Si tratta in questo caso di finanziamenti a protestati e cattivi pagatori autonomi che, come per i prestiti personali anche a cattivi pagatori, devono essere necessariamente garantiti da un terzo o da un'ipoteca su un immobile di proprietà.
Prestiti per autonomi segnalati in CRIF
I lavoratori autonomi, anche se segnalati in CRIF, possono ancora accedere al credito personale fornendo alcune garanzie reddituali, la cancellazione dall'elenco dei cattivi pagatori dei può avvenire solo trascorso un certo tempo dalla reagolarizzazione della propria posizione.
Importante: Il presente materiale ha natura pubblicitaria e viene diffuso con finalità promozionali. Per qualsiasi ulteriore informazione richiedere sul sito internet ufficiale della Banca o della Società Finanziaria proponente, in filiale o in una agenzia autorizzata il modulo SECCI, detto anche IEBCC (Informazioni Europee di base sul credito ai Consumatori), Informativa Precontrattuale o Documento Conforme e copia del contratto di finanziamento.