Centrale rischi
E' una banca dati che opera presso la Banca d’Italia nella quale vengono registrate le segnalazioni di tutte le banche e di alcuni altri soggetti sulle inadempienze, sulle garanzie e sui debiti dei propri clienti che superano determinate soglie minime.
L'esigenza di avere un CRIF nasce dalla necessità del sistema finanziario di identificare l'esposizione finanziaria dei soggetti che hanno ottenuto un finanziamento e di tutelarsi in tal modo sui nuovi finanziamenti che vengono concessi.
I finanziatori possono chiedere alla Centrale di Rischio Finanziario le informazioni sul debito totale di ciascun cliente potenziale nei confronti dell’intero sistema creditizio, cioè possono sapere se il cliente ha ricevuto prestiti da altri finanziatori. Ogni finanziatore riceve costantemente le informazioni sull’indebitamento della propria clientela.
Il principio, di per sé sano, consente agli istituti finanziari di verificare se il soggetto che chiede un
nuovo finanziamento sia già troppo indebitato. In linea di massima vengono concessi finanziamenti solo ai soggetti che abbiano un reddito triplo della rata mensile da pagare per il rimborso del debito.
E' ovvio che se un soggetto è già gravato da una rata mensile equivalente ad un terzo del suo reddito mensile per un vecchio finanziamento, sarebbe in difficoltà nel pagare una ulteriore rata per un nuova richiesta di finanziamento e verrebbero a crearsi parecchie situazioni di sovra-indebitamento e di morosità.
Per evitare ciò gli istituti finanziari hanno deciso di condividere le informazioni che hanno sui finanziamenti concessi ai propri clienti e, in linea di massima, concedono il finanziamento solo se il cliente accetta di essere inserito nel CRIF.
Ciò emerge se si leggono con attenzione il consenso per la privacy ed i fogli informativi dei prodotti finanziari.
Tutto ciò naturalmente è perfettamente legale. Va comunque precisato che anche in assenza del consenso per la privacy, se il finanziamento presenta delle irregolarità nei rimborsi, gli istituti finanziari sono autorizzati a registrare il mancato rimborso nel CRIF.
Molti pensano che essere iscritti al CRIF sia sinonimo da cattivo pagatore; non è sempre vero.
Tutti i soggetti che hanno ottenuto un finanziamento sono inseriti nel CRIF. Ovviamente dal CRIF si riesce a vedere la storia creditizia di un soggetto e se questi è un buon pagatore od un cattivo pagatore. Attenzione: nel CRIF sono inserite, temporaneamente, anche le richieste di finanziamento ancora non approvate, rifiutate o ritirate.
Basta un ritardo nel pagamento di una rata per essere schedati in CRIF. Chi appare in questo database, non riuscirà più ad ottenere credito presso alcun ente. La CRIF può avere degli errori o può non essere aggiornata. In ogni caso, se doveste scoprire di essere citato in questo database fate in modo di chiarire la vostra posizione contattando questa struttura e facendovi cancellare.
Merito creditizio
Prima di concludere il contratto o di concedere un aumento significativo dell'importo del credito, il finanziatore ha l'obbligo di valutare la capacità di rimborso del consumatore, sia chiedendo le
informazioni direttamente a lui, sia consultando la banca dati del CRIF.
Se la domanda di credito viene rifiutata sulla base della consultazione di una banca dati, il consumatore ha il diritto di esserne informato immediatamente e gratuitamente, con l'indicazione
della banca dati e del risultato della consultazione.
La prima volta che il finanziatore segnala a una banca dati informazioni negative sul conto di un consumatore (ad esempio mancato pagamento delle rate continuativo per più di 60-120 giorni),
quest'ultimo, e le altre persone coinvolte nel pagamento (per esempio il garante), devono esserne informati in anticipo, anche per poter eventualmente contestare la segnalazione.
Il consumatore può consultare a sua volta le informazioni presenti nella Centrale dei Rischi e sapere chi lo segnala. Se ritiene che le informazioni che lo riguardano non siano corrette,
può contestarle e chiederne la verifica e la correzione. Per questo, può rivolgersi direttamente a chi lo ha segnalato o scrivere al gestore della banca dati.
Tutti i cittadini possono conoscere i dati segnalati a proprio nome nella Centrale dei Rischi. Basta rivolgersi alla filiale della Banca d'Italia più vicina.
Cancellazione CRIF
Aumentano sempre di più i conumatori che non riescono a saldare in tempo o del tutto le rate dei finanziamenti contratti. Qui nascono problemi legati all’iscrizione all’albo dei cattivi pagatori della CRIF e il conseguente diniego di nuovi finanziamenti.
È importante sapere che la CRIF una centrale rischi privata, cioè è una società che si occupa di ricevere da parte delle società finanziarie informazioni circa lo stato di pagamento dei finanziamenti erogati. Vengono registrate sia le informazioni positive (pagamenti corretti) che quelle negative (ritardi o mancati pagamenti delle rate).
Per tutti coloro che volessero correggere la propria posizione sugli elenchi del CRIF e sulle banche dati relative a prestiti, finanziamenti e protesti, sarà utile sapere che, come di prassi nell'era moderna, tutti gli elenchi sono gestiti da computer. In poche parole, avviene tutto in maniera telematica.
Chi però pensa che le macchine siano infallibili, sbaglia. O meglio, manca di osservare che sono gli uomini a manovrarle e soprattutto a gestire l'input di dati.
Per correggere i dati è necessario contattare l'ufficio relazioni col pubblico di Crif SpA (tel 051 645 89 40). L'ufficio vi dirà come effettuare l'intera procedura anche on-line tramite apposita modulistica.
Bisogna prestare la massima attenzione
Sono assai frequenti comunicazioni di società che si offrono di cancellare a pagamento i vostri dati da questi archivi. Tali società possono al massimo ottenere la cancellazione dei dati "buoni" dal CRIF lasciando nel profilo del cliente gli eventuali dati "cattivi". La conseguenza di ciò e che alla nuova richiesta di finanziamenti il cliente verrebbe descritto solo con i dati "cattivi".
Alla fine risulterebbe che il cliente, a precedenti finanziamenti, avrebbe solo saldato tardivamente o non avrebbe saldato nulla: certamente non è questo l'obiettivo di chi vuole vedersi cancellato dal CRIF.
Come avviene la cancellazione dei dati dalla CRIF
Non esiste la possibilità di cancellare i propri dati negativi, se non entro i seguenti termini, fissati dalla Legge:
- dopo 1 anno dalla regolarizzazione, se il ritardo di pagamento ha riguardato al massimo 2 rate (e nel caso non si registrino successivi ritardi);
- dopo 2 anni dalla regolarizzazione, quando il ritardo di pagamento ha riguardato più di 2 rate o si è prolungato per più di 2 mesi (e nel caso non si registrino successivi ritardi);
- I finanziamenti con ritardi di pagamento non sanati vengono invece cancellati automaticamente da CRIF decorsi 36 mesi dalla data di estinzione del finanziamento (in questo caso vengono cancellati tutti i dati del finanziamento.
La cancellazione viene eseguita automaticamente dal CRIF allo scadere dei termini.
Importante: Il presente materiale ha natura pubblicitaria e viene diffuso con finalità promozionali. Per qualsiasi ulteriore informazione richiedere sul sito internet ufficiale della Banca o della Società Finanziaria proponente, in filiale o in una agenzia autorizzata il modulo SECCI, chiamato anche modulo IEBCC (Informazioni europee di base sul credito ai consumatori) oppure Informativa Precontrattuale o ancora Documento Conforme e copia del contratto di finanziamento.